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Omaggio a Renato Borsato

“Cerco di immedesimarmi negli occhi dei bambini, come loro vedono, sentono, interpretano la natura”. Così mi diceva anni fa Renato Borsato, rinchiuso nel protettivo amato eremo del suo studio-giardino alle Zattere mentre dipingeva alberi e fiori. La sua è una pittura di stupore, emozione, istinto, il gesto di un artista fatto di “entusiasmo e sregolatezza” come scriveva di lui l’amico poeta Alfonso Gatto. Dimenticato, come molti altri artisti veneziani, dalla sua città, questa mostra intende essere, a quattro anni dalla sua scomparsa, un piccolo doveroso omaggio a uno dei più importanti pittori veneziani del secondo dopoguerra, un autodidatta, anti-accademico e anti-informale che si faceva conoscere nel 1950 con un’esposizione alla Bevilacqua La Masa, fondazione di cui sarà presidente, trent’ anni dopo. Il percorso di Renato Borsato è scandito da importanti premi, Biennali d’Arte, mostre in tutto il mondo, scenografie teatrali, viaggi. I suoi paesaggi veneziani e bretoni, friulani, fiorentini e siciliani, i suoi volti e figure femminili testimoniano il suo solido essere artista figurativo controcorrente, nell’ epoca dell’astrazione, dell’informalità, del concettualismo. Un figurativo con gli occhi rivolti, più che alla tradizione lagunare, al mondo di Matisse, Dufy, De Stael…Pur nella malattia che lo aveva accompagnato per molti anni, ha sempre continua a dipingere la natura, la sua felice natura, portata sulla tela con amore e leggerezza. Rassegna a cura di Emanuele Horodniceanu Opere esposte fino a mercoledì 8 Novembre 2017

CATEGORIA: Arte e cultura
Evento Bistrot de Venise